A giugno 2019, Nerina Cocchi partecipa a The Arctic Circle Residency, una residenza di due settimane nell'arcipelago delle Svalbard. Durante questo viaggio, Nerina trae ispirazione dai racconti di Ellen MacArthur et Dee Caffari, così come dalla lingua madre della scrittrice Ursula Le Guin, per affrontare la questione della legittimità del racconto al femminile. Usando inizialmente il video come strumento di ricerca e osservazione, "Ad Nauseam" diventa via via il banco di prova per Nerina che intraprende un percorso dove la scrittura vuole trasformare il modo in cui si racconta l'avventura e gli sguardi che posiamo sul mondo che ci circonda.
Vincitrice della Borsa Claude Etienne, programma di accompagnamento ai giovani autori della Federazione Wallonie-Bruxelles del Rideau de Bruxelles e del Centre des Ecritures Dramatiques, al ritorno a casa Nerina scrive una prima bozza di testo teatrale che racconta il suo viaggio. Una lettura ha luogo al RRRR Festival del Rideau de Bruxelles a settembre 2019.
Poi, tra gennaio e giugno 2020, è accolta da Grace Phelan al WOW Café Theater di New York e al Théâtre Mani a Bruxelles. Lì, Nerina prende in mano una lingua più poetica, trilingue, più vicina alla lingua dei suoi stessi pensieri. Mettendola alla prova sul palco, esplora il ruolo del cuore in questo viaggio.
In parallelo, il progetto "Racconti di donne avventuriere" al Centre Culturel de Jette (Borsa "Un futur pour la culture") le permette di approfondire la ricerca di trasposizione di esperienze di vita vissuta in forme di finzione narrativa. Come passare dall' "offri la tua esperienza come la tua verità" di Pauline Oliveros a forme di racconti di narrativa? Vengono così a porsi le basi per la trasformazione della sua propria esperienza di viaggio in una storia di elaborazione del lutto e di nascita in mezzo ai ghiacci.
Ne risulta un progetto rizomatico in costruzione che si sviluppa in quattro forme:
- (near and far), un film / installazione video che abbina la parola poetica alle immagini dell'Artico: un'esplorazione del ruolo giocato dal cuore nella relazione a se', a chi ci circonda e al desiderio
- Ad Nauseam, un progetto di ricerca in lingua madre: a partire dalle improvvisazioni che Nerina ha fatto per raccontare il suo viaggio da A a Z, viene a galla una lingua strabordante che non si nasconde dietro le contraddizioni e esplora la memoria come si va in mare - "viene a ondate" A.J. Dungo
- Le storie dentro di noi, un progetto di racconti di narrativa
- On se trimballe toutes quelque chose, un progetto teatrale che scava l'importanza della sorellanza e del giocare nell'elaborazione del lutto e dell'eredità.
Attraverso il raccontare, i paesaggi dell'Artico e i girovagare organico dell'essere in vita e in movimento, Nerina racconta la scoperta e la construzione di sé.
Un progetto sostenuto da una borsa Claude Etienne, programma di sostegno e di accompagnamento ai giovani autori della Fédération Wallonie-Bruxelles del Rideau de Bruxelles e del Centre des Ecritures Dramatiques Wallonie-Bruxelles, il BIJ - Bureau International de Jeunesse, l'Incubateur des Studios de Virecourt (Francia) e il programma "Friche" della Compagnie MAPS.